Dal 2016 in Italia si sono fatti dei passi in avanti verso il riconoscimento delle unioni tra coppie omosessuali: le unioni civili non sono identiche al matrimonio egualitario in tutto e per tutto, ma riconoscono il diritto all’unione persino a stranieri provenienti da Paesi che non lo fanno.
Dal 2016 sono state quindi tantissime le coppie gay che sono convolate a nozze, e anche se l’unione civile prevede il solo rito officiato da un ufficiale di Stato Civile o delegato, questa non è certo una buona scusa per non festeggiare!
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Organizzare la nostra Unione Civile
Organizzare un’unione civile gay è un passo importante ma anche divertente: pensare a come sarà il vostro giorno più bello vi darà la giusta carica per prepararlo al meglio.
Come fotoreporter di matrimonio ho avuto la fortuna di raccontare tante unioni civili oltre che matrimoni tradizionali, quindi con l’esperienza ho scovato qualche differenza e qualche trucco per rispettare la tradizione anche durante un’unione civile, personalizzandola secondo i propri gusti.
Una volta che l’ufficiale di Stato Civile avrà confermato il nulla osta, la coppia avrà 180 giorni per decidere la data in cui unirsi civilmente: vi consiglio però di non aspettare così tanto e in previsione di unirvi civilmente iniziarvi a muovere anche fino a un anno prima per poter organizzare tutto a dovere e avere la location desiderata.
Trovare la location del matrimonio infatti è una delle fatiche maggiori: pur potendo sempre optare per una Sala Comunale, sono tantissime ormai le location che possono ospitare il rito civile autentico, cioè quello con la presenza di un ufficiale di Stato Civile o delegato ufficiale autorizzato.
Location meravigliose per Matrimoni con Rito Civile autentico
Mi permetto di suggerirvi queste location del Lazio che conosco per celebrare la vostra unione civile:
Per decidere la giusta location per la vostra unione civile è fondamentale prima scegliere mood e stile: che il vostro sia un matrimonio luxury, country o boho chic non sarà indifferente per la location, alcune ad esempio saranno più adatte a matrimoni shabby o boho (come ad esempio Casacocò a Manziana), mentre altre come i castelli (ad esempio la Rocca di Narni) sono destinate a ospitare matrimoni in stile decisamente luxury.
Un altro parametro per decidere la location migliore è il numero di invitati e anche il vostro budget: considerato che quasi la metà se ne andrà nell’affitto della location, è bene muoversi con accortezza per poi lasciare il giusto budget al resto delle cose da decidere e organizzare: fiori, autista e non ultimo il vostro fotoreporter di matrimonio che avrà il compito più importante, cioè quello di immortalare per sempre i ricordi di quella giornata.
E a proposito di budget, leggete “quanto può costare un fotografo di matrimonio“.
Tradizione nel matrimonio gay
I matrimoni egualitari esistono da così tanto tempo da avere una serie di tradizioni e protocolli ormai consolidata nel tempo, perciò per chi si sposa in questo modo non è particolarmente difficile scegliere tra cosa fare o non fare il giorno della cerimonia.
Se da un lato questo vantaggio manca nel caso dei matrimoni gay, è pur vero che lascia spazio a libertà e creatività per la propria personalissima tradizione!
Ad esempio, per il rito si può scegliere tra diverse opzioni:
- Rito della sabbia: gli sposi mescolano due ampolle di sabbia di colori diversi in una più grande per ottenere un nuovo colore
- Rito degli elementi: gli sposi invocano la protezione degli spiriti della natura sulla loro unione
- Rito dei nastri: gli sposi legano le proprie mani a vicenda con nastri di diversi colori e simbologie come metafora del loro legame eterno
Anche altre parti della cerimonia possono essere personalizzate, senza ricorrere necessariamente alla tradizione: ad esempio riguardo “l’ingresso”, cioè la camminata lungo la navata per raggiungere il banchetto o l’altare.
Si può infatti entrare, come da tradizione, sotto braccio con un genitore o un’altra persona scelta, ma nei matrimoni gay non è inusuale anche entrare insieme, mano nella mano, celebrando la propria unione già dalla passerella lungo la navata della cerimonia.
Un’altra tradizione che sta prendendo piede è quella sì di entrare insieme, ma lungo due navate diverse per poi incontrarsi direttamente all’altare: in questo caso si può camminare da sol* o ci si fa accompagnare da un genitore o da altra persona scelta.
La cosa importante è sempre organizzarsi correttamente con il proprio fotoreporter di matrimonio scelto per non perdere nessun istante di questo momento così emozionante e portarlo per sempre con sé.
Insomma nei matrimoni gay la fanno da padrone la creatività, il gusto e lo stile personale della coppia che a differenza del matrimonio tradizionale ha tutta la libertà di decidere da zero il proprio evento e organizzarlo nel modo più desiderato creando la propria personalissima tradizione.
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Alcuni Fotoreportage di Unioni Civili
Francesco Russotto
Fotoreporter Matrimoni Roma
Mi chiamo Francesco Russotto e da sempre mi occupo di fotografia ed immagine. Ho avuto il piacere di collaborare alla creazione di molte produzioni per clienti nazionali ed internazionali, nell’ambito di matrimoni, videoclip, spot pubblicitari e cinema. Di base, oggi, sono un fotografo di matrimonio in stile reportage, lavoro a Roma ma mi muovo tranquillamente in tutta Italia ed anche all’estero. Adoro raccontare, dal mio punto di vista, le emozioni di una giornata unica e piena di momenti speciali. Restare stretto sulle persone, sui volti, senza pose forzate, entrando in empatia con gli sposi e partecipando all’emozione stessa. Se cerchi un fotografo per il tuo matrimonio, non esitare a contattarmi per fissare un appuntamento gratuito e senza impegno. Ci faremo una bella chiacchierata, mi conoscerete e deciderete se sono il fotografo di matrimonio giusto per le vostre nozze di lusso.