Ormai di matrimoni sulle spalle inizio a contarne qualche centinaio, e di sicuro l’esperienza è uno dei parametri da considerare quando si sceglie un fotografo di matrimonio in stile reportage, nonché un grande vantaggio per me e per gli sposi che mi scelgono perché posso mettere all’opera anni di matrimoni vissuti, anche con situazioni difficili, di problemi risolti -miei o degli sposi- per fare in modo che tutto fili liscio in un giorno così importante.
Capita spesso quindi che gli sposi mi dicano cose come “Chissà quante ne hai viste…” o “Peccato che passi tutti i weekend estivi a lavorare!” e per quanto siano vere entrambe le cose, è anche vero che questo lavoro si fa solo per la passione per la fotografia e per le storie da raccontare.
Un po’, forse, anche per curiosità, perché tutto quello che riguarda gli esseri umani mi incuriosisce e mi piace vivere situazioni sempre nuove.
Oggi però vorrei rispondere a una domanda che nessuno mi ha mai posto, pertanto lo faccio da solo: Com’è il giorno più bello visto da un fotografo di matrimonio?
Indice dei Contenuti
La mia esperienza come fotografo di matrimonio
In effetti è una domanda al contrario, perché nessuno ritiene fondamentale conoscere cosa succede dietro la macchinetta fotografica (come in parte è giusto che sia). Cercherò di essere il più chiaro e sincero possibile.
Il giorno del matrimonio è per gli sposi una giornata importantissima, come detto molte volte, ricca di emozioni a volte anche molto contrastanti. Anche per il fotografo di matrimonio è una giornata altrettanto ricca di emozioni, spesso altrettanto contrastanti. Chiaramente parlo della mia esperienza e del mio modo di affrontare questo lavoro. Non voglio in alcun modo generalizzare.
Per me, il giorno del matrimonio è una giornata che mi impegna moltissimo a livello energetico e psicologico. Comincio a pensare al matrimonio qualche giorno prima e da lì diventa il mio chiodo fisso, fino a che non è terminato. Mi ritengo una persona molto responsabile per quanto riguarda il lavoro, a volte anche troppo, per cui, la sera prima del matrimonio, spesso la passo in gran parte sveglio o comunque in apprensione. Certo, il tempo e l’esperienza hanno mitigato questa mia apprensione, ma ogni matrimonio è unico e voglio raccontarlo al meglio per cui ancora oggi dopo tanti anni un po’ di ansietta da prestazione ancora mi resta (ed è un bene che sia così, perché mi spinge sempre a migliorare).
Il motivo di questa “preoccupazione”, nel mio caso è da imputare a diversi fattori.
COSA MI SPAVENTA IN UN MATRIMONIO
Il motivo più importante per il quale sono in apprensione sono gli imprevisti, soprattutto in una città grande come Roma. Per questo nel tempo ho adottato alcune strategie di sicurezza, come quella di muovermi in larghissimo anticipo per andare a un matrimonio, e infatti finora è tutto filato liscio.
Non è un buon motivo però per abbassare la guardia!
Mi capita di fare matrimoni non solo a Roma, ma anche in tutto il Lazio e spesso fuori porta anche con destinazioni importanti. Per cui, il tragitto è un dato che bisogna prendere in seria considerazione.
E’ solo una mia paura, simile a quella di controllare duecento volte se avete chiuso i rubinetti del gas o la portiera della macchina, per intenderci 🙂
Di solito, arrivo sul luogo delle vestizioni, almeno una trentina di minuti prima. Non si sa mai… Controllo molte volte su Google Maps le condizioni di viabilità ed anche il meteo. Detto questo, purtroppo gli imprevisti possono capitare sempre, però se uno cerca di prevedere e anticipare, arrivando ad esempio con un pò di anticipo, la maggior parte dei rischi si riducono di molto. E soprattutto, io sto molto più sereno e riesco a entrare meglio nel mood del matrimonio che mi aspetta.
Un altro elemento che influisce sulle mie emozioni è il sapere di avere in mano il racconto di una giornata così importante. Spesso lo si sottovaluta, ma il servizio fotografico di matrimonio, specialmente quello in stile fotoreportage, dovrebbe avere il compito di raccontare la giornata con rispetto, precisione e creatività. Il che vuol dire anche “essere sempre sul pezzo”.
Stai Cercando un Fotoreporter di
Matrimonio ?
Le emozioni di un fotografo di matrimonio
Sommati agli elementi di cui sopra, poi ci sono tutte gli stati di animo e le emozioni che provengono dagli sposi, parenti, celebranti, autisti, wedding planner, gestori delle location, maître, musicisti e non per ultimi gli operatori del video.
In parole povere, il fotografo di matrimonio, si interfaccia con tutte queste figure. Credetemi, non è una cosa proprio semplicissima, siamo tipo delle spugne che però hanno anche dei sentimenti propri e dei modi personali nell’affrontare le molteplici situazioni che un matrimonio può contenere. Un lavoro pieno di emozioni !
Concludendo però, ci tengo a dire, che tutte queste emozioni, ansie, aspettative, etc, per come sono fatto io, sono un motore che mi tiene sempre attivo e che mi stimola. In un certo senso, sono la mia linfa vitale professionale. Ho la fortuna di saper usare la pressione lavorativa a mio vantaggio, gestendo tutte queste emozioni e “scaricandole” quando negative. Una cosa che cerco sempre di trasmettere ai miei sposi, perché un fotografo non è solo un fotografo ma è innanzitutto un “confidente con esperienza” che ha visto molti più matrimoni di loro e può aiutarli a gestire il loro giorno importante nel migliore dei modi.
A cura di : Francesco Russotto
Fotografo di matrimonio specializzato
Cosa consiglia il fotografo creativo di matrimonio in stile reportage ?
Per tutte le coppie, quindi, che prediligono una storia vera ad una fiction e che preferiscono le emozioni alla standardizzazione dell’animo e all’omologazione delle espressioni, il fotoreporter matrimonio è la figura che potrà coadiuvarvi nell’ottenere il reportage che avete sempre sognato.
Francesco Russotto è un Fotografo Matrimonialista di Roma, contattalo per avere il tuo preventivo personalizzato.