Questa è una delle domande più difficili a cui rispondere. Si passa dal filosofico al concreto. Vuoi sapere il mio punto di vista e se la fotografia di matrimonio per me è arte o mestiere ?
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Chi vuole fare il fotografo di matrimonio ?
Quando parlo con gli altri fotografi di matrimonio o con chi aspiri a diventarlo, le conversazioni finiscono spesso sul chiederci “chi ce l’ha fatto fare”, o in modo meno prosaico, come abbiamo iniziato. Fare il fotografo di matrimonio è un mestiere bello e stimolante, ma anche molto, molto difficile.
È difficile per tutte le difficoltà che ci sono nell’avviare e mantenere una propria attività, e per tutte quelle riguardanti nello specifico la fotografia come restare aggiornati, saper entrare in empatia profonda in poco tempo con gli sposi, riuscire a fotografarli e raccontarli con discrezione e rispetto senza mancare nessuno dei momenti importanti mai e senza mai arrivare in ritardo… sembra una passeggiata ma gestire tante persone in un giorno così fondamentale mentre sono alle prese con un turbine di emozioni porta il lavoro del fotografo di matrimonio su un altro livello, di difficoltà ma anche di soddisfazione.
Spesso in queste conversazioni ci troviamo a pensare che a parte i “figli d’arte”, i fotografi che si approcciano alla fotografia di matrimonio lo fanno perché la vedono “più facile” rispetto ad altri settori della fotografia (pensando a qualche grosso set di moda o ai reportage di guerra mi viene da concordare, ma solo in casi come questi) e perché pensano si possa guadagnare bene in poco tempo.
Purtroppo per loro, non è così. Purtroppo per noi, la grande accessibilità e abitudine alle immagini digitali che abbiamo oggi continua a farlo pensare a molti, fotografi e non.
Per cui, basta avere un po’ di coraggio e siamo tutti fotografi ed anche fotografi di matrimonio?
Forse all’inizio, ma il problema è dopo, non prima. Eh sì, perché ci si rende conto dopo un po’ di pratica, se c’è qualcosa che non va (e ahimé, c’è sempre qualcosa che non va a un certo punto). Ci si rende conto dopo che forse, per poter realizzare delle foto da professionisti, bisogna avere un percorso formativo adeguato e delle attrezzature che permettano di esercitare al meglio la propria creatività senza compromettere il lavoro per il quale si viene ingaggiati. Ma non basta solo questo, sarebbe troppo facile. Molti oggi possono frequentare dei corsi e compare delle attrezzature adeguate.
Bisogna anche avere la costanza nel realizzare il servizio nel migliore dei modi. Sempre al massimo livello concesso dalle proprie capacità. Sembra facile, ma non lo è, anche perché questo livello deve essere ogni anno spinto sempre più in là, non si può smettere mai di crescere né di offrire agli sposi il meglio possibile sul mercato della fotografia di matrimonio senza pose forzate.
La fotografia di matrimonio puo’ diventare monotona !
Parlavo qualche giorno fa con un mio amico, che mi raccontava come il fratello della compagna, sposato 4 anni fa, avesse chiamato lo stesso fotografo della madre. E come, le foto che aveva visto nel loro album, fossero il copia ed incolla di quelle fatte 35 anni prima. Stesse pose, ma con persone diverse.
Parlando con un’altra ragazza invece, ho appreso come molte persone vengono attirate da belle fotografie e dal prezzo da “amico” e come poi, al momento della consegna (sempre se sono fortunati ed esiste una consegna) si ritrovano con 3 foto belle (le stesse viste in precedenza sui sito del fotogafo) e 600 foto brutte.
Moltissime volte vengo contattato da persone che, non felici delle foto realizzate dal loro fotografo, mi chiedono se posso postprodurle e realizzare un album per loro. Rispondo di no.
Insomma, non ci si improvvisa fotografi, in nessun campo. Ci si arriva mano mano, con la gavetta, con la pazienza e con l’umiltà.
La fotografia è un arte bellissima, ma bisogna capire che non basta scattare una foto ad un bicchiere con dietro un tramonto o ad un riflesso in una pozzanghera per essere un artista. Non basta scattare una foto ad un ombra dentro la metropolitana per essere un fotografo di reportage. Non basta scattare foto alle amiche, per essere un fotografo di moda. Non basta scattare la foto al proprio piatto culinario preferito in un ristorante, per essere un fotografo di food.
Pensate poi che per essere un fotografo per matrimonio a Roma, dove ce ne sono migliaia, per essere al passo con la concorrenza, bisogna avere capacità imprenditoriali, essere un po’ psicologi e sapere il più possibile di informatica sia lato software che lato programmazione.
Bisogna mettere in conto il fatto che si lavora fisicamente soprattutto nei weekend e che il resto della settimana è sempre impegnato nella post produzione delle foto scattate, nella impaginazione degli album e negli incontri (spesso infruttuosi) con potenziali clienti, che come orari (causa lavoro) hanno a disposizione solo orari tipo il dopocena o giù di li. Per cui, al termine di una gioranta di lavoro, quando siete nel punto di stanchezza più alto della giornata, dovete invece essere, brillanti, simpatici e pieni di energia. Perchè dovete fare bella impressione e catturare la fiducia dei vostri possibili clienti.
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Matrimonio ?
Cosa è la fotografia di matrimonio ?
La fotografia di matrimonio moderna, racchiude inoltre, tutte le specializzazioni citate prima: creatività artistica, reportage, moda e food. Il tutto con : “buona la prima”, nel senso che non si possono fare due scatti dello stesso momento. Perso l’attimo, rimane perso per sempre.
Per cui, no; non tutti possono essere fotografi ed ancora meno, fotografi di matrimonio.
Oltre a tutto quello scritto sopra, c’è da considerare poi che il percorso di un matrimonio, più o meno è lo stesso. Vestizioni, cerimonia, passeggiata e location. Quindi, se non si vuole diventare come il fotografo “copia ed incolla” di cui sopra, bisogna sempre studiare, documentarsi e divertirsi. Altrimenti si cade nella monotonia e nella apatia artistica e professionale.
Non bisogna affrontare il matrimonio solo come un mestiere, altrimenti dopo una trentina di matrimoni, tutto finisce. La passione evapora e rimane solo il compenso economico.
La fotografia di matrimonio per me è un arte che pero’ richiede la professionalità di un mestiere. Solo cosi’ possiamo cercare di essere creativi e costanti nel tempo. Solo unendo le due cose, possiamo tentare di evolvere e non arrenderci alla tentazione di dover portare il servizio a casa, facendo ad esempio, sempre gli stessi scatti o non consegnando un lavoro all’altezza delle aspettative degli sposi.
Bisogna cercare di divertirsi ed essere professionali prima e dopo la realizzazione degli scatti. Perchè il matrimonio non finisce il giorno delle nozze, ma inizia molto prima e finisce abbastanza dopo. Prima perchè c’è la ricerca del cliente ed il tentativo di guadagnarsi la sua fiducia e questo accade anche due anni prima delle nozze. Dopo, perché c’è tutta la fase di selezione, postproduzione e consegna delle foto, spesso con il confezionamento di un album stampato. Anche qui, dalle nozze all’album a volte possono passare anche 1 o 2 anni.
In totale, in alcuni casi, si arriva ad avere un rapporto di praticamente amicizia con una coppia di persone che dura per almeno 4 anni e che è girato totalmente intorno a un solo giorno, quello del matrimonio.
E per fare questo ci vuole tanta, tanta passione.
Vi lascio un link ad un altro mio articolo che parla di come ho iniziato questo percorso.
A cura di : Francesco Russotto
Fotografo di matrimonio specializzato
Cosa consiglia il fotografo creativo di matrimonio in stile reportage ?
Per tutte le coppie, quindi, che prediligono una storia vera ad una fiction e che preferiscono le emozioni alla standardizzazione dell’animo e all’omologazione delle espressioni, il fotoreporter matrimonio è la figura che potrà coadiuvarvi nell’ottenere il reportage che avete sempre sognato.
Francesco Russotto è un Fotoreporter Matrimonio di Roma, contattalo per avere il tuo preventivo personalizzato.