Il matrimonio ebraico è una delle cerimonie più suggestive ed emozionanti alle quali ho avuto la fortuna di assistere durante il mio lavoro. Sarà perché per un fotografo di matrimonio, è importante essere continuamente ispirato da cose diverse, ma mi sono davvero entusiasmato durante il servizio fotografico.
Vorrei raccontarvi subito della mia esperienza da fotografo di matrimonio ebraico qui a Roma, ma prima è necessario fare un tuffo nella loro cultura, per capire a fondo il significato di tutte le fasi del rito. Che inizia molto prima della cerimonia… Ed è questo che ho fatto prima di accettare di essere il fotografo di un matrimonio ebraico celebrato a Roma.
Fotografo Matrimonio Ebraico: alla scoperta di usanze e simbologieSono stato fotografo di un matrimonio ebraico a Roma e mi sono emozionato tantissimo. Avendo a che fare con un rito religioso di una cultura diversa dai matrimoni cattolici o laici ai quali normalmente vengo chiamato a svolgere il mio lavoro, ho ritenuto opportuno studiare a fondo l’argomento.
Iniziamo dalla domanda: cosa significa matrimonio per il popolo ebreo? “Questo rito, ristabilisce l’unità originaria di Adamo che conteneva in se il principio maschile e femminile e provvede alla continuità del popolo ebraico attraverso la procreazione” (fonte www.corsodireligione.it).
Esattamente come ultimamente è stato ripristinato per i matrimoni cattolici, anche le coppie di religione ebraica devono frequentare un corso prematrimoniale. Questo corso è preparatorio per capire l’essenza del matrimonio, con relativi diritti e doveri, le norme che regolano i rapporti coniugali e altro, ma soprattutto (e questo mi ha colpito profondamente), si viene instradati in uno dei doveri più importanti della coppia ebraica: l’insegnamento della Torah ai figli che verranno.
Di solito da queste parti il rito si svolge nel Tempio Maggiore di Roma, ma può essere celebrato anche all’aperto.
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Il Bagno rituale della Sposa
Un altro rito davvero importante nella cultura ebraica è la Tevilà, ovvero il bagno della sposa. Non che io l’abbia fotografato, ci mancherebbe, ma ne sono venuto a conoscenza man mano che ricercavo informazioni sul matrimonio ebraico.
Prima del matrimonio la sposa farà un bagno nell’acqua di fonte contenuta nel Mikvè, una vasca costruita secondo le norme previste dal rito ebraico. Durante il bagno la sposina non dovrà avere addosso qualsiasi cosa che possa impedire ad una qualsiasi parte del corpo, anche piccola, il contatto diretto con l’acqua. Addirittura nemmeno lo smalto alle unghie o un anello minuscolo.
L’anello Nuziale
Una cosa importante che dovevo sapere prima di effettuare il mio primo servizio fotografico ad un matrimonio ebraico, è che durante il rito non è previsto lo scambio degli anelli. Si usa invece che lo sposo consegni al Rabbino incaricato della celebrazione, l’anello che intende dare alla sposa. Di solito è un anello d’oro molto semplice.
Gli abiti delle nozze ebraiche
Mentre per la sposa la scelta dell’abito ricade sul classico vestito bianco, lo sposo dovrà indossare un kittel bianco, oppure un tallìt sul suo abito da sposo. Sinceramente però, ho lavorato a matrimoni ebraici nei quali lo sposo era vestito con il classico abito da cerimonia senza nulla di più addosso.
Per completezza però vi spiego cosa sono il kittel e il tallìt. Il kittel può essere definito come una tunica che si utilizza come sudario per la sepoltura e che può essere indossato in occasioni speciali dagli ebrei, come appunto il matrimonio. Il tallìt invece è uno scialle da preghiera in tessuto bianco con fasce blu.
Il rito ebraico del matrimonio
Solitamente si usa celebrare il rito ebraico del matrimonio, sotto un apposito baldacchino (chiamato Chuppàh) che sta a simboleggiare la casa degli sposi. Arrivano prima il rabbino con lo sposo, poi i parenti maschi e infine la sposa.
Sotto il baldacchino avverrà l’unione sacra che viene sancita con la consegna alla sposa, per mano del rabbino, dell’anello nuziale consegnatogli precedentemente dallo sposo. Durante la cerimonia, gli sposi dovranno anche bere del vino dallo stesso calice.
Terminata la consegna dell’anello, il rabbino leggerà il Ketubà, ovvero le norme che regolano i diritti e i doveri degli sposi ed infine saranno recitate dall’officiante le sette benedizioni che proteggeranno per sempre il matrimonio su un altro calice. Da qui berranno entrambi gli sposi di nuovo, prima che, come rito prevede, lo sposo non lo poggi a terra e lo rompa pestandolo con i piedi.
Finita qui? No. C’è ancora un rito che viene officiato privatamente dagli sposi e che consiste nel mangiare un consommé (carne in pasta sfoglia) dopo essere rimasti da soli. Quando anche questa fase termina, si da il via ai festeggiamenti con la benedizione della challah (pane che simboleggia l’unione della famiglia).
I Festeggiamenti del matrimonio ebraico
Se la preparazione al matrimonio e il matrimonio stesso, sono dei momenti molto solenni, i festeggiamenti di contro sono momenti di puro divertimento, gioia e allegria. Gli sposi, i parenti e i loro amici si scatenano con danze tradizionali, tra cui la più importante, la Hora.
La Hora in particolare, per me costituisce sempre momento bellissimo. Gli sposi vengono issati su delle sedie a tempo di musica mentre rimangono uniti attraverso un fazzoletto afferrato ai lembi.
Oggi la Hora è considerata come la più tipica delle danze tradizionali ebraiche e fu danzata addirittura per le strade durante i festeggiamenti per la nascita dello stato di Israele.
Il Menu dei matrimoni ebraici: il Menu Kosher (o Kasher)
Qui mi posso basare solo su quello che o visto e ho sentito durante i miei servizi fotografici. Se non sbaglio (accetto correzioni dai commenti), il menu delle nozze ebraiche deve essere un Menu Kosher. Da quanto ho capito il menu si basa sui precetti della Kasherut che indica come deve avvenire la preparazione degli alimenti e quali sono gli animali proibiti le cui carni non possono essere mangiate (maiale, coniglio, pesci senza lisca, pinne e squame e crostacei ad esempio). Non mi spingo oltre per mancanza di competenze. Però sappiate che tutte le volte è sempre delizioso!
Il menu diventa kosher, quando rispetta tutte le leggi della Torah ed infatti il significato della parola kosher è “permesso” (nel senso di consentito).
La mia esperienza di fotografo matrimonio ebraico
Sinceramente l’esperienza di fotografare un matrimonio ebraico a Roma mi ha dato tanto sotto molti punti di vista. Mi sono emozionato moltissimo avvertendo l’importanza di quello che stava succedendo e per la curiosità di sapere quale sarebbe stato lo step successivo del matrimonio. Pur essendomi preparato culturalmente alla cerimonia, l’emozione non si poteva fermare.
Dopo la prima esperienza, vissuta più dal lato emotivo che da quello professionale, mi è capitato di effettuare altri servizi fotografici matrimoniali ebraici qui nella capitale.
Oggi, grazie a queste esperienze, mi sento in tutto e per tutto preparato per essere un bravo fotografo di matrimonio ebraico, riuscendo a capire che oltre all’immagine, vanno catturate l’importanza, la solennità, il significato e l’emozione di questo bellissimo rito di nozze.
Francesco Russotto
Fotografo Professionista per Matrimoni Roma
Mi chiamo Francesco Russotto e da sempre mi occupo di fotografia ed immagine. Sono un fotografo di matrimonio in stile reportage, lavoro a Roma ma mi muovo tranquillamente in tutta la provincia, in Italia ed anche all’estero. Se cerchi un fotografo di matrimonio a Roma o nel Lazio, non esitare a contattarmi per fissare un appuntamento gratuito e senza impegno. Ci faremo una bella chiacchierata, mi conoscerete e deciderete se sono il fotografo di matrimonio giusto per le vostre nozze.
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